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Francesco e la sua lettera da Protestato

Francesco e la sua lettera da Protestato

Oggi abbiamo il piacere di condividere con voi una lettera che un nostro cliente protestato ci ha inviato dopo che abbiamo aperto con lui un nuovo conto che lo ha riportato alla quotidianità. Perché è proprio quello che manca ad un protestato, vivere la normalità, vivere tutti i giorni senza avere paura o senza essere troppo preoccupati di quello che potrà succedere. Tornare a sperare e a progettare rende i nostri clienti nuovamente felici. Ecco a voi la lettera di Francesco.

Per fortuna vi ho incontrato

Salve a tutti, vi sto scrivendo questa lettera perché devo mettere nero su bianco la mia situazione e quanto è stato importante l’incontro con voi. Prima di conoscervi non pensavo sarei riuscito a superare la mia situazione, non vedevo una via d’uscita o una speranza di farcela. Solo dopo questa magnifica esperienza ho capito quanto è stato importante trovare persone di cui fidarmi e a cui sta a cuore la situazione di persone come me. Quando mi sono ritrovato protestato veramente non sapevo che cosa fare. Questa parola “protestato” mi risuonava in testa e avevo incubi di giorno e di notte, tanto era la paura di una circostanza che non conoscevo. Sottolineo che sono stato protestato da un mio creditore perché l’assegno emesso era scoperto a causa di una mal comunicazione con la mia dipendente che ha gestito in maniera errata il nostro conto ed ha inoltrato addebiti sopra la nostra capienza. Ma le cause sono irrisorie ormai dato che quello che è successo dopo è quello che conta. Mi stavo accorgendo che tutti i miei fornitori non riuscivano ad incassare i nostri assegni. Quando mi sono recato in banca peer capire cosa stesse succedendo mi sono trovato disorientato: lei è stato protestato. Una parola che avevo sentito di rado ed una situazione che mai avrei pensato entrasse a far parte della mia vita. Eppure era così, non avevo più accesso al mio conto, le mie carte erano bloccate e non avevo nemmeno possibilità di emettere assegni. Da lì il buio più totale. Avevo a casa una famiglia, un bambino piccolo e ho iniziato a vedere tutto nero. Non avevo possibilità. Ho provato in banca a chiedere un nuovo conto ma mi è stato negato subito, nessun ufficio di credito era disposto a darmelo, ormai il mio nome era catalogato accanto alla situazione di protestato. Un incubo. Stavo davvero precipitando e quasi mollando. Non uscivo più avendo paura dei giudizi delle persone e lo stipendio di mia moglie non bastava a mandar avanti tutto. La mia idea era che prima o poi ci avrebbero bloccato pure quello. Ero spaventato e quasi rassegnato, se non fosse per mio figli non so se oggi sarei qui a raccontarvi la mia esperienza. Nessuno e proprio nessuno voleva darmi fiducia e concedermi uno spiraglio di luce, non dipendeva certo da loro, era la prassi, ero un cattivo pagatore quindi nessuno si sarebbe azzardato a rischiare con me. Eppure un giorno ho incontrato chi mi ha salvato. Ero a casa in preda alla disperazione più totale, non dimenticherò mai quel giorno, quindi o mi lasciavo andare o trovavo subito una soluzione. Ho preso il mio telefono e ho iniziato a spulciare in internet tutto ciò che riguardasse il protesto, l’essere protestato e quant’altro. Dovevo sapere, dovevo informarmi e finalmente ho incontrato un sito “conto protestati service” che non solo mi hanno dato indicazioni e notizie sulla mia posizione ma hanno dato una speranza a me e alla mia famiglia. Avevo in un secondo riacquistato la voglia di vita e di farcela, mi bastava un raggio di luce e loro me lo hanno dato. Da lì a pochi click, ero una persona nuova. Sono stati comprensivi, conoscono bene quel che succede a persone come me, e hanno provveduto nel più breve tempo possibile ad aprirmi un conto, avere una carta e sicuramente riavere una vita. Sono andato avanti e ho riacquistato la fiducia in me, ho ripreso a lavorare e ho rimesso in sesto la situazione. Grazie è poco perché vivere non ha prezzo.