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Banche che non guardano il CRIF, esistono?

Banche che non guardano il CRIF

Grande o piccolo che sia, un prestito non pagato a una banca o una società finanziaria che offre linee di credito comporta molto probabilmente l’inserimento di un privato, di una ditta individuale o di un’azienda nella Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria. Questo sistema di informazioni creditizie è molto utilizzato nell’ambito finanziario: ma esistono delle banche che non guardano il CRIF? Scoprilo con noi! 

Esistono delle banche che non guardano il CRIF?

Sono sempre di più le persone, fisiche o giuridiche, che per necessità domandano al proprio istituto bancario oppure a una società finanziaria la possibilità di ottenere un prestito da restituire in comode rate. Grazie a questa liquidità aggiuntiva è possibile fare diverse operazioni: per esempio, si può richiedere il mutuo per una nuova casa, ma anche acquistare un furgoncino per la propria attività professionale. A volte, però, basta davvero poco per essere in difficoltà e non avere la possibilità di pagare puntualmente la rata prestabilita per il nostro mutuo o per l’acquisto del furgone. In questo caso, non possiamo fare a meno di compromettere il rapporto con la banca: infatti, se non paghi una o più rate della restituzione del tuo prestito, non stai rispettando il contratto che hai firmato al momento della stipula del prestito. Ciò significa che l’istituto bancario non potrà più considerarti come un buon cliente, ma un cattivo pagatore all’interno della Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF). Ma che cosa significa? Scopri con noi che cosa vuol dire e se vi sono delle banche che non guardano il CRIF. 

Quando si finisce all’interno del CRIF?

Il CRIF è un ente privato che gestisce un vero e proprio sistema di informazioni circa la richiesta di crediti da parte di privati, ditte individuali e da aziende. Le posizioni debitorie riportate all’interno di questo archivio possono essere sia positive sia negative, tant’è vero che ad ogni soggetto viene assegnato un punteggio. A seconda del comportamento del debitore, questo credit score può salire o scendere. Tutte le informazioni presenti all’interno del CRIF provengono proprio dalle banche e dalle società che offrono linee di credito. Ma esistono in Italia delle banche che non guardano il CRIF? La risposta è negativa! Questo sistema di informazioni creditizie è utilizzato proprio dagli istituti bancari per cercare di prevenire qualunque errore futuro nella concessione di un credito. In pratica, la banca o le società finanziarie per prevenire qualunque problema di liquidità, consultano questo database. In questa maniera, possono capire se hanno a che fare con un cliente sempre puntuale nei pagamenti oppure se si tratta di una persona che ha una posizione finanziaria compromessa. Se ti è successo di non poter pagare una o più rate del tuo finanziamento – sia come privato sia come azienda – sei presente anche tu all’interno di questo sistema. Nonostante la segnalazione al CRIF non sia obbligatoria come invece avviene per la Centrale Rischi (il sistema informativo gestito da Banca d’Italia) è molto probabile che ogni intermediario finanziario lo utilizzi per evitare di incorrere in problemi di prestiti concessi e mai restituiti. Proprio per questo ci teniamo a sottolineare quanto sia importante pensare a una soluzione veloce e alternativa che possa permetterti di avere nuovamente della liquidità. L’apertura di un conto corrente per un soggetto protestato potrebbe senz’altro concederti la possibilità di domandare una nuova linea di credito, grazie alla quale potresti pagare i tuoi debiti e continuare a vivere in piena serenità. 

Le banche che non guardano il CRIF per i privati

Per ritornare a gestire un rapporto corretto con la tua banca, non puoi certamente fare a meno di saldare il debito che hai accumulato nel tempo. Infatti, devi considerare che le banche che non guardano il CRIF non esistono e questi istituti non concedono mai dei prestiti a un cliente come te. Proprio per questo, la migliore soluzione da analizzare in una posizione così delicata come la tua è quella di aprire un conto corrente per protestati o per un cattivo pagatore. Noi di GF Financial Service ti offriamo questa opportunità: in pratica, potrai avere un nuovo conto con tanto di IBAN europeo che ti permette di effettuare un pagamento e ricevere i bonifici in tutta l’area SEPA. 

Un altro vantaggio del nostro conto offerto per tutti quelli che si trovano ad affrontare un momento di difficoltà riguarda proprio l’assenza di spese di apertura. Sono poche le banche che ti permettono di usufruire di questo beneficio e, noi, desideriamo concederti un nuovo conto senza gravare sulle tue tasche. In questo modo, potrai iniziare nuovamente a svolgere tutte le attività che desideri sfruttando anche la carta di credito che ti viene concessa con il nostro conto corrente per protestati o cattivi pagatori. 

Ditte individuali e aziende: le banche che non guardano il CRIF

Purtroppo, le banche riservano il medesimo trattamento anche alle ditte individuali e alle aziende che si trovano in un momento di difficoltà e non possono affrontare velocemente le spese relative alle rate del prestito. Ogni realtà lavorativa può incontrare sulla propria strada delle difficoltà finanziarie: in un momento economico così incerto come quello che stiamo vivendo, non è poco comune trovare una piccola media impresa in rosso. Quindi, se ti riconosci in una situazione come questa, non potrai certamente fare affidamento sul fatto che le banche non guardano il CRIF. Aprire un conto corrente per aziende protestate oppure un conto per protestati per la ditta individuale è sicuramente una mossa strategica per cercare di continuare a lavorare, senza dover rinunciare alla propria attività lavorativa ed a tutto quello che hai fatto fino ad oggi, licenziando anche dei collaboratori. 

Proprio come nel caso dei privati, se prendi immediatamente contatto con noi possiamo aprire il tuo conto nel giro di poco tempo. In questa maniera, avrai un conto corrente a cui sono collegate una o più carte di credito. Avrai così la possibilità di svolgere correttamente la tua professione e, al tempo stesso, di rimediare al pagamento del prestito rimasto scoperto. Nonostante la tua storia finanziaria sarà segnalata al CRIF per diverso tempo, potrai finalmente dire di essere in regola e di aver trovato una via di uscita davvero straordinaria. Potrai tornare ad avere il controllo delle tue finanze, senza pensare all’arrivo di un decreto ingiuntivo per un pignoramento dei tuoi beni!