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Il protesto è anche digitale

Il protesto è anche digitale

Il protesto può essere presentato in forma digitale, grazie alle modifiche apportate al decreto del 21 dicembre del 1933, riguardante la legge sugli assegni con quello emanato il 13 maggio 2011. Infatti, la Banca d’Italia può rilasciare la constatazione equivalente di protesto, emanata e richiesta dal trattario in formato digitale.

Legge sugli assegni

La nuova legge che riguarda gli assegni stabilisce che l’assegno possa essere presentato al pagamento sia in versione cartacea che in versione elettronica, contribuendo così alla digitalizzazione delle operazioni. La costatazione equivalente di protesto, che ha lo stesso valore del protesto stesso, può quindi essere fatta anche sull’assegno presentato in forma elettronica. Gli assegni digitali, che non sono altro che le copie degli assegni cartacei, sostituiscono al 100% il formato originale. Infatti, gli assegni digitali sono assicurati dalla banca grazie all’apposizione della firma digitale. Tale dematerializzazione degli assegni rappresenta un grande passo in avanti per quanto riguarda questo tipo di pagamenti.

Modalità di incasso e protesto

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha delineato, in termini generali, le modalità di incasso e di protesto elaborate in forma elettronica, evidenziandone tutti gli aspetti tecnici. In poche parole, la banca trattaria o la banca emittente dovranno ricevere semplicemente l’immagine dell’assegno con tutte le informazioni richieste. Questo passaggio al digitale riguarda solo ed esclusivamente il rapporto tra le banche e non cambierà nulla per i clienti che si presentano allo sportello con il classico assegno in formato cartaceo.

Aggiornamenti ma non aggiornati

Questo aggiornamento ha richiesto che tutti i notai si preparassero ad accogliere la novità, al fine di semplificare di molto i passaggi previsti per quelle operazioni. Purtroppo, la pubblica amministrazione e gli uffici esecuzioni e protesti nei quali operano gli Ufficiali Giudiziari, che hanno il compito di levare il protesto, non hanno potuto accogliere questa novità, poiché non dispongono di un sistema digitale per elaborare i protesti. Dunque, questo servizio pubblico rimane carente e poco efficace. Tale inefficienza ha fatto sì che aumentassero di gran lunga le richieste verso i privati, facendo crescere in maniera esponenziale i costi sostenuti dai cittadini.

Cos’è lo STAD?

Lo STAD, ovvero la Trasmissione degli Assegni Digitali, è un portale dove i notai, identificati tramite codice fiscale, ricevono la distinta in formato digitale delle trasmissione degli assegni al protesto. I notai, in seguito, restituiranno il titolo con la dichiarazione di protestabilità per mezzo dello stesso portale, che relaziona i vari istituti bancari. Lo stesso meccanismo è messo in atto autonomamente dalla Banca d’Italia.

Protesto e constatazione equivalente

Riportiamo qui di seguito il decreto che regola la prestazione di protesto in forma elettronica.

1. In caso di mancato pagamento di un assegno presentato al pagamento in forma elettronica, il protesto o la constatazione equivalente possono essere richiesti esclusivamente in via telematica secondo le regole definite nel regolamento della Banca d’Italia.
2. Nei casi di cui al comma 1, il pubblico ufficiale o la Banca d’Italia effettuano rispettivamente il protesto o la constatazione equivalente esclusivamente sulla base dell’immagine dell’assegno e delle informazioni ricevute in via telematica.
3. Il portatore riceve, secondo le regole definite nel regolamento della Banca d’Italia, copia degli assegni presentati al pagamento in forma elettronica e degli eventuali documenti elettronici che ne attestano il mancato pagamento.
4. Il regolamento della Banca d’Italia può prevedere che per cause di forza maggiore gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2 vengano posti in essere con modalità diverse da quella telematica.
5. Il regolamento della Banca d’Italia può dettare disposizioni per consentire il protesto o la constatazione equivalente in forma elettronica anche per gli assegni presentati al pagamento in forma cartacea.