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Posso aprire una Partita IVA se sono protestato?

Essere protestati purtroppo implica limitazioni e difficoltà in ambito lavorativo e personale. Una volta entrati nella lista cattivi pagatori, non è semplice uscirne e riemergere da un momento così buio. Ovviamente, il tutto è proporzionale alla gravità della situazione e alle motivazioni che l’hanno portata a compimento. Per riprendere in mano la tua attività lavorativa, però, c’è una soluzione. Un protestato può aprire Partita IVA con l’aiuto di esperti e professionisti del settore, come noi di GF Financial Services.

Cattivi pagatori e Partita IVA

La Partita IVA, rappresentata da una serie di undici numeri identificativi per società o persone fisiche che hanno una ditta individuale, permette di operare erogando fatture ai propri clienti e pagando quindi l‘imposta sul valore aggiunto al fisco. Tutti i lavoratori che offrono un bene o un servizio, superando i 5000 € di guadagno annuale, hanno l’obbligo di possedere una Partita IVA. Ti starai chiedendo: “Posso aprire una Partita IVA se sono protestato?”. Considera che senza Partita IVA non ti è possibile procedere regolarmente con il tuo lavoro. Per questo, è necessaria una soluzione per aggirare l’ostacolo dell’essere iscritto nel registro cattivi pagatori e aprire Partita IVA.

Come aprire Partita IVA se si è protestati

Richiedere una Partita IVA è alquanto semplice, se non si è protestati. Basta recarsi all’Agenzia delle Entrate e compilare i moduli con i quali si comunica di aver intrapreso un’attività come lavoratori autonomi. Tutto questo deve essere fatto con un massimo di 30 giorni dall’inizio dell’attività per la quale si sta richiedendo partita Iva. Impresa individuale, lavoratori autonomi, società, associazioni o enti hanno tutti lo stesso iter da seguire. Ma cosa succede se ad aprire Partita IVA è un soggetto protestato?

Niente obbliga i protestati a rimanere con le mani in mano, senza un lavoro fino a quando non si sia eliminato il protesto. Chi è stato protestato non è destinato ad essere dimenticato dalla società; al contrario, può, come tutti, essere assunto come lavoratore dipendente oppure iniziare un nuovo percorso lavorativo da autonomo. Ciò significa che aprire Partita IVA se si è protestati è possibile, ma bisogna fare attenzione ad alcuni dettagli. Tornare a lavorare dopo un protesto si può. Più difficile è avere a che fare con le banche. Noi di GF Financial Service cerchiamo i metodi più semplici per permettere a chi è stato protestato di aprire Partita IVA e continuare a lavorare. 

Aprire Partita IVA se si è protestati: guida passo passo

Cattivi pagatori e Partita IVA possono convivere per un breve periodo perché, come abbiamo detto, il protesto non è una condanna definitiva. Non c’è nessun ostacolo, infatti, all’apertura della Partita IVA. Puoi tornare a lavorare, essere finanziariamente indipendente e togliere il protesto. C’è solo da capire come e con quale atteggiamento riprendere in mano la tua attività lavorativa. 

L’apertura di una partita IVA quando si è stati protestati può rappresentare una sfida, ma ci sono passi specifici che è possibile seguire, con il supporto di professionisti esperti nelle situazioni finanziariamente complesse come la tua. 

Ecco alcune attività che puoi intraprendere:

  • Valutare la situazione finanziaria attuale. Se hai già in corso un protesto, prima di riaprire la tua attività o iniziare un nuovo lavoro, valuta la situazione attuale. Fatti seguire dai professionisti per capire se e come muoverti.
  • Ricercare consulenza legale o fiscale. Ed ecco il secondo passo, che hai già effettuato arrivando su questa pagina. Se ti chiedi come aprire una partita IVA da protestato, hai bisogno della nostra consulenza. Compila il form e ti chiameremo per trovare la soluzione adatta a te.
  • Regolarizzare il protesto. L’apertura di una partita IVA se si è protestati risulta un’operazione più semplice per chi dimostra di voler risolvere al più presto la propria situazione finanziaria. Salda i debiti e mettiti all’opera per l’eliminazione del protesto il prima possibile.
  • Valutare un conto o una Partita IVA all’estero. Mentre aspetti l’eliminazione del protesto, puoi usare la tua Partita IVA con una delle nostre carte prepagate con IBAN. Qui potrai ottenere i pagamenti e fare regolare fattura, così da rimetterti in sesto. Se la situazione è molto grave, valuta anche di aprire Partita IVA all’estero, appena fuori dai confini nazionali.
  • Fare una pianificazione finanziaria per il futuro. Una volta risolti gli attuali problemi di cattivo pagatore con Partita IVA, il tuo obiettivo deve essere non ricadere più nei vecchi errori. 

Lasciati aiutare da un consulente per dare alla tua attività lavorativa la spinta giusta e non ritrovarti di nuovo nella stessa situazione.