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Conto corrente per pensionati con pignoramenti in corso

Una delle procedure legali più temute è, senza dubbio, quella del pignoramento del conto corrente. Se stai leggendo questo articolo, probabilmente sai bene di cosa stiamo parlando e conosci la sensazione di ansia legata al solo sentir pronunciare la parola “pignoramento”. 

In un contesto economico sempre più complesso, purtroppo, è molto comune trovarsi ad affrontare problemi che ci impediscono di rispettare le scadenze e adempiere agli obblighi finanziari. 

In questi casi, i protesti e le segnalazioni presso le centrali rischi sono dietro l’angolo e una delle conseguenze principali dell’essere protestati o segnalati è proprio il pignoramento. 

Il pignoramento del conto corrente rappresenta per molti creditori un modo più rapido e meno costoso per recuperare i propri crediti, rispetto al pignoramento mobiliare o immobiliare. 

Questa procedura legale può colpire non solo chi lavora e percepisce uno stipendio, ma anche i pensionati. In quest’ultimo caso, il pignoramento può apparire come un problema insormontabile: chi ha lavorato per una vita, vorrebbe godersi la propria pensione in piena tranquillità, e un evento come il pignoramento diventa particolarmente sconvolgente.

Ma fortunatamente anche per il pignoramento del conto corrente per pensionati esistono delle valide soluzioni come il conto corrente non pignorabile. Per uscirne, è necessario innanzitutto capire bene in cosa consiste questa procedura legale ed essere ben informati sui limiti al pignoramento previsti dalla legge. 

La conoscenza e la consapevolezza in materia ti permetteranno di far valere sempre i tuoi diritti. In questo articolo, esploreremo dunque insieme i dettagli del pignoramento della pensione, i limiti legali e le soluzioni disponibili per recuperare il proprio equilibrio finanziario e tornare a vivere il pensionamento in totale tranquillità.

Cos’è il pignoramento della pensione?

In generale, il pignoramento è la procedura legale attraverso cui il creditore procede al recupero dei propri crediti nel caso in cui il proprio debitore non li abbia restituiti nei tempi e nelle modalità previste.

Ma come si svolge la procedura di pignoramento? Vediamo insieme le fasi principali: 

  • Il creditore presenta al giudice un titolo esecutivo (sentenza di condanna, decreto ingiuntivo) che servirà all’avvio della procedura.
  • Il pignoramento viene notificato al debitore attraverso l’atto di precetto. A questo punto, il debitore ha 10 giorni di tempo per saldare il debito. 
  • Se decorsi i 10 giorni il debitore non ha ancora provveduto al pagamento del proprio debito, il giudice può procedere al blocco forzato delle somme presenti sul suo conto corrente. In questo modo, il debitore non potrà prelevare o trasferire i propri fondi in attesa dell’udienza di conferma del pignoramento. 

Veniamo ora alla domanda iniziale: cos’è il pignoramento della pensione? 

Il pignoramento della pensione è l’azione legale con cui il creditore può ottenere il pagamento di un debito direttamente dalla pensione del proprio debitore. Il pignoramento della pensione può avvenire sia direttamente presso l’INPS (o qualsiasi altro ente previdenziale di riferimento), sia presso la banca dove il debitore pensionato detiene il proprio conto corrente sul quale viene accreditata la pensione.

È importante sottolineare che il pignoramento non avviene in modo indiscriminato; la nuova legge sul pignoramento del conto corrente prevede infatti norme che stabiliscono limiti specifici anche al pignoramento della pensione.

Limiti legali del pignoramento sulle pensioni

È fondamentale che al debitore venga sempre garantito un minimo vitale che gli consenta di affrontare le spese essenziali, necessarie alla propria sussistenza. Per questo motivo, la legge italiana stabilisce anche dei limiti al pignoramento della pensione accreditata su conto corrente. Secondo la normativa vigente:

  • Per quanto riguarda il pignoramento del conto corrente, la legge stabilisce che le somme derivanti da accrediti pensionistici presenti sul conto prima della notifica del pignoramento sono impignorabili fino a un importo pari al triplo dell’assegno sociale, ossia 1.603,23 euro. L’eventuale eccedenza può invece essere pignorata.
  • Le somme accreditate a titolo di pensione non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, ossia 1.068,82 euro.
  • Infine, per quanto riguarda il pignoramento conto corrente sugli accrediti successivi alla notifica, questi sono pignorabili nella misura massima di un quinto della parte eccedente il minimo vitale. Ad esempio, se la pensione mensile è di 1.500 euro, la parte eccedente 1.068,82 euro è 431,18 euro; su questa somma, il pignoramento massimo è di un quinto, ossia circa 86,24 euro. Il restante importo è disponibile per il debitore.

Dunque, se a questo punto ti stessi chiedendo “Ho il conto corrente pignorato, posso prelevare?”, la risposta è sì, puoi prelevare e utilizzare tranquillamente le somme che eccedono la parte di pensione pignorata entro i limiti previsti dalla legge.

E se il pignoramento provenisse dall’Agenzia delle Entrate? È importante sapere che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione può procedere al pignoramento in maniera diretta, senza dover prima rivolgersi a un tribunale. Ma niente panico: anche in questo caso, la pensione non può essere pignorata interamente. Esistono dei limiti specifici anche al pignoramento della pensione da parte dell’Agenzia delle Entrate, che sono pari a: 

  • 1/10 per somme fino a 2.500,00 euro
  • 1/7 per somme da 2.500,00 a 5.000,00 euro
  • 1/5 per somme superiori a 5.000,00 euro

Per avere una visione il più completa possibile, analizziamo infine un ultimo caso: è possibile che avvenga il pignoramento su pensione INPS già pignorata?

Se la pensione accreditata sul proprio conto corrente è già stata pignorata da altri creditori, si può comunque procedere a ulteriori pignoramenti fino a un massimo del doppio quinto della pensione, ossia fino al 40% della parte che eccede il minimo vitale.

Come aprire un conto corrente se si è protestati

Essere protestati o segnalati al CRIF può rendere particolarmente difficile l’apertura di un conto corrente presso le banche. Questo perché gli istituti bancari tendono a proteggersi dal rischio di insolvenza ed evitano di stringere rapporti con clienti che possano comportare questo rischio. Non bisogna però lasciarsi scoraggiare dal rifiuto delle banche: se hai ricevuto un protesto o una segnalazione, sappi che esistono soluzioni alternative che ti aiutano a recuperare la tua reputazione creditizia e a gestire nuovamente le tue finanze in modo efficace.

Una delle opzioni più valide è l’apertura di un conto corrente ad hoc per soggetti protestati e cattivi pagatori. Si tratta di conti progettati appositamente per garantire l’accesso ai servizi bancari essenziali, come l’accredito della pensione o il pagamento delle utenze domestiche, anche a chi ha avuto problemi finanziari in passato.

Vantaggi di scegliere Conto Protestati Service per il tuo conto corrente

Se appartieni alla categoria dei protestati o segnalati al CRIF, noi di Conto Protestati Service possiamo aiutarti ad aprire un conto corrente dedicato, adatto a ogni tua esigenza.

Da anni offriamo ai nostri clienti la possibilità di avere accesso a conti correnti appositamente pensati e progettati per aiutarli a rimettere in piedi la loro stabilità finanziaria e a costruire una base solida da cui ripartire. Quali sono gli aspetti che caratterizzano il nostro lavoro?

  • Specializzazione: siamo esperti nella gestione di conti per protestati e conosciamo bene le esigenze specifiche di chi vive questa condizione.
  • Assistenza personalizzata: il nostro team è a disposizione per guidarti attraverso il processo di apertura del conto.
  • Soluzioni su misura: ascoltiamo la tua storia, analizziamo la tua situazione e le tue specifiche necessità e ti offriamo prodotti finanziari su misura, garantendoti così un accesso sicuro e immediato ai servizi bancari.

FAQ

Quale conto corrente non si può pignorare?

Esistono conti correnti impignorabili, come quelli appositamente designati per ricevere indennità di disoccupazione o pensioni, che godono di protezioni legali.

Qual è l’importo della pensione non pignorabile?

Secondo la normativa vigente, la pensione è pignorabile solo per l’importo che eccede il minimo vitale. Questo significa che il creditore può agire solo sulla parte della pensione che supera tale soglia, e comunque entro limiti stabiliti dalla legge.

Come svuotare il conto corrente per evitare il pignoramento?

Svuotare il conto corrente non è una soluzione sostenibile. È preferibile aprire un conto dedicato e gestire le proprie finanze in modo strategico.
Ricordiamo che GF Financial Service si occupa dell’apertura di conti correnti che permettono sin da subito di incassare crediti e pagare fornitori, gestendo stipendi e pensioni per ristabilire immediatamente una normale operatività finanziaria. Inoltre, GF Financial Service offre un’analisi completa di merito creditizio, esaminando la posizione del cliente presso tutte le centrali rischi e fornendo un resoconto chiaro su ogni passo necessario per il ritorno alla regolarità finanziaria. Con strumenti e supporto adeguati, anche le situazioni più complesse possono essere risolte con successo.