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Registro informatico dei protesti: cos’è?

Registro informatico dei protesti: cos'è?

Controllare l’iscrizione nel registro dei protesti è una prassi per chi deve entrare in affari con qualcuno che non si conosce o comunque per tutti coloro che devono offrire credito sotto qualsiasi forma ad un altro soggetto. Il Ministero dell’Industria con il decreto legge n°316/2000 ha istituito questo registro proprio per riuscire ad offrire maggior tutela a tutti coloro che abbiano appunto la necessità di entrare in rapporto economico e o finanziario con altri soggetti. Non mira a condannare i protestati e a creare problemi verso di essi, ma anzi mira d’altra parte a tutelare i creditori e a prevenire determinate situazioni che potrebbero rivelarsi problematiche e difficili da gestire.

Finire nel registro dei protesti

Finire nel registro dei protestati non avviene in maniera così istintiva e rapida, prima che ciò accada è necessario che si verifichino determinati presupposti di insoluto e che un creditore levi il protesto. Il titolo di credito che non è stato pagato, un assegno o una cambiale, andrà consegnato ad un notaio o un ufficiale giudiziario che emetterà il protesto e consegnerà la registrazione al Presidente del Consiglio o alla Camera di Commercio competente per territorio. Questo avviene ogni primo del mese, in modo che registri siano più aggiornati possibili. In realtà la pubblicazione avviene in due momenti distinti, il primo riguarda tutti i protesti relativi ai primi quindici giorni del mese e il secondo tutti quelli relativi dal 16 in poi. Insieme al protesto stesso vengono pubblicati anche i dati del soggetto protestato per poterci risalire in modo semplice, così semplice che per non correre in errore, come quello di omonimia che può capitare, viene riportato anche il codice fiscale del debitore.

Consultare il Registro dei Protesti

Consultare il registro non resta difficile dato che è un registro pubblico e quindi può essere consultato da chiunque, proprio per questo risulta altamente utile. Accedere al Registro Informatico dei Protesti si può tramite la Camera di Commercio e gli sportelli disponibili per il pubblico che daranno i risultati delle ricerche a chi ne fa richiesta. Gli elenchi da consultare come abbiamo detto prima sono due e da questi sarà possibile estrarre gli elenchi parziali inserendo dei parametri e dei filtri che ci condurranno velocemente verso il risultato della ricerca. Negli elenchi totali invece si riscontreranno solo chi è iscritto nei quindici giorni antecedenti l’iscrizione. Il costo per accedere ai registri sono i diritti di segreteria tramite i quali si potranno ricevere i dati relativi ad un nominativo e lo stesso certificato di iscrizione del protesto nel Registro. Questi certificati sono relativi alle levate verso un’impresa o un soggetto e possono essere scaricati anche direttamente dal pc attraverso portali convenzionati con la Camera di Commercio.

Durata di iscrizione

Ovviamente per tutti coloro iscritti nel registro dei protesti è premura cancellarsi il prima possibile data la cattiva pubblicità che essa porta alla propria persona e agli affari che non possono andare a buon fine data questa etichetta e ciò che ne comporta. Anche ogni piccola forma di pagamento rateale sarà negato, perciò non sarà compromesso solo l’ambito lavorativo ma anche l’ambito personale. Proprio per questo la legge prevede situazioni e tempistiche precise, infatti se entro un anno viene sanato il debito per esempio, il nome del debitore sarà subito cancellato dalla lista, preva approvazione del Presidente del Tribunale. Decorso un anno il nome rimarrà in lista ma accanto ad esso sarà annotato l’avvenuto pagamento. Nel caso in cui ciò non avvenga, l’iscrizione durerà per ben 5 anni.